Mario Draghi, ex presidente della BCE, in una dichiarazione al Financial Times ha detto: “Le guerre erano finanziate aumentando il debito pubblico ed oggi siamo in guerra”.
In precedenza proprio lo stesso Draghi disse che un paese con il debito pubblico troppo alto perde sovranità, perchè in questo caso deciderebbero i mercati. Ma allora qual’è la verità? Un paese con il debito pubblico troppo alto perde sovranità, a meno che quel debito non sia nelle mani dei cittadini stessi.
Al termine della guerra cosa accadrà, se quel debito venisse abbonato non ci sarebbero problemi, ma il rischio che possa diventare un’arma a doppio taglio è alto. I morti causati dall’Austerity sono molti di più delle vittime del coronavirus.
Draghi, in passato è stato uno degli artefici di questa austerità. La sua ascesa infatti è lunga e travagliata. In qualità di Direttore Generale del Tesoro ha preso parte alla riunione sul britannia. È il 2 giugno, e quel giorno sullo yatch Britannia si sta svolgendo la Conferenza sulle Privatizzazioni. Mario Draghi, all’epoca Direttore Generale del Tesoro, tenne un discorso sulla vendita delle aziende pubbliche italiane che per anni non è mai stato edito. Scopo dell’insolito meeting: mettere insieme manager, investitori e decisori pubblici. Tra questi è presente anche un giovane Draghi, che leggerà un’introduzione che per anni ha alimentato teorie e leggende di ogni tipo sulle privatizzazioni inerenti all’Italia.
“Alcuni progressi sono stati fatti nel promuovere la vendita di alcune banche possedute dallo Stato ad altre istituzioni cripto-pubbliche” ma “per quanto riguarda le vendite reali delle maggiori aziende pubbliche al privato è stato fatto poco”: partì così, in quarta colui che avrebbe guidato la BCE.
E fu così che un giovane Draghi diede vita ad una folle svendita del patrimonio pubblico italiano, e di questa svendita beneficiò una delle banche più potenti al mondo, Goldman Sachs, ed altre potenti aziende del settore finanziario anglo-americani.
Infatti lo stesso Draghi in precedenza è stato vicepresidente del colosso americano. Il 16 aprile 2010, la Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di controllo dei mercati finanziari statunitensi, ha multato Goldman Sachs, per 550 milioni di dollari per avere frodato i propri risparmiatori, nel 2007 con la vendita di titoli tossici subprime, chiamata Crisi dei subprime e che ha avuto come conseguenza la Grande recessione del 2008. Come membro del gruppo dei 30 (organizzazione internazionale di finanzieri e accademici che si occupa di approfondire questioni economiche e finanziarie esaminando le conseguenze delle decisioni prese nei settori pubblico e privato) ha promosso l’uso dei derivati causando la prima grande recessione mondiale.
La cifra dei derivati tossici firmati proprio dallo stesso Draghi, negli anni 90′ non è stata, ad oggi, ancora quantificata. Come Presidente della Banca d’Italia si è reso complice, tramite la lettera inviata all’esecutivo per destabilizzarlo, dell’insediamento a Palazzo Chigi del professor Mario Monti.
Mentre era Presidente della BCE si è reso responsabile di non aver vincolato i prestiti effettuati alle banche, per far si che elargissero prestiti alle aziende e ai cittadini. Come Governatore della BCE ha anche affidato gli stress test delle banche europee al più importante investitore internazionale privato proprio del settore bancario, ovvero il colosso americano Black Rock (BlackRock è la più grande società di investimento nel mondo con sede a New York. Gestisce un patrimonio totale di oltre 6 000 miliardi $, di cui un terzo in Europa). Generando un palese conflitto d’interessi.
Il vice presidente della Black Rock è insito con lo stesso Draghi nel consiglio dei 30. E ricordiamo che la BCE è un organismo organizzato per vigilare su queste persone e non agevolarle.
Mario Draghi è membro del Bilderberg, è membro della Commissione Trilaterale Rockefeller, membro del gruppo dei 30, membro dell’Aspen Institute.
E’ veramente il genere di uomo che vorresti alla guida della Nazione?