La copertina dell’Elsevier Weekblad, il settimanale olandese è una vergogna. E puntuale come un orologio svizzero c’è il commento della leader di Fratelli d’Italia che critica aspramente il commento arcigno del giornale, e così scrive su Facebook: “Ripugnante copertina dell’Elsevier Weekblad, il principale settimanale olandese. Gli italiani e i cittadini dell’Europa mediterranea sono raffigurati come parassiti nullafacenti che bevono, stanno in vacanza e passano il loro tempo sui social mentre i cittadini del Nord Europa mandano avanti tutta la baracca, lavorano duramente e senza fermarsi mai. Non accettiamo lezioni da questi signori e dall’Olanda, che ha creato un paradiso fiscale in Europa e drena risorse a tutti gli altri Stati membri. Fratelli d’Italia chiede al ministro Di Maio di convocare oggi stesso l’ambasciatore olandese a Roma e pretendere le scuse immediate. E aspettiamo la condanna di tutte le forze politiche italiane, a partire da quelle che blaterano di europeismo e in Europa sono alleate del premier Rutte”.
Nulla da dire alla sua difesa modica, nonostante il soggetto, si è prodigata in un commento che è tutto un programma. Certo! Perché proprio quella politica e quell’utilizzo di parole che aspramente critica non è altro che frutto di una politica nazionalista fatta di botta e risposta atta solo per criticare. Fortunatamente l’Europa non è tutta come l’Olanda. Come al solito i grandi paraocchi fanno vedere alla leader di fratelli d’Italia il mondo a modo suo.

Ma iniziamo dal principio. Alle 5 del mattino del martedì 7 aprile, nella stanza dell’Eurogruppo, Wopke Hoekstra, ministro delle finanze olandese, si mostra l’unico partecipante dei 27 che vuole portare a casa un risultato fortemente a favore della sua nazione senza preoccuparsi della forte crisi innsecata dal Covid-19, così spalleggiato dall’asse austriaco e finlandese, riesce a portare a casa un sì al Mes e un esito negativo sui Coronabond. Unica nota positiva, il Mes potrà essere utilizzato per il Ssn.

Però c’è da dire che Wopke Hoekstra aveva ricevuto istruzioni categoriche ben precise di mantenere una posizione austera nei confronti dei Paesi del Sud Europa, frutto di due precedenti mozioni votate nel parlamento olandese. Una di esse era stata proposta proprio da Thierry Baudet e dal suo partito nazionalista olandese.
Infatti la Meloni e Baudet in parlamento erano proprio alleati per raggiungere un livello di sovranismo che non dovesse piegarsi alle disposizioni dell’Europa che attua una politica per il benessere comune. Questa volta la discussione non riguarda solo le idee, però, poiché con quei fondi europei l’Italia può salvare persone e aziende al limite del collasso.
Tra le critiche contro l’Olanda c’è anche Giorgia Meloni che, dall’alto del suo “sovranismo whatever it takes”, si scaglia contro i suoi amici sovranisti definendoli “egoisti”. Della serie fate come dico io ma non fate come faccio io. Insomma, la destra sovranista olandese è in perfetta sintonia con Giorgia Meloni, fin quando gli interessi tra i due paesi non divergono.
L’unica soluzione è insabbiare le contraddizioni agli occhi dell’elettorato di destra, poiché da questa impasse non si esce facilmente. Adottando una logica di ragionamento sovranista, si potrebbe però obiettare che ristabilire la sovranità nazionale non impedisce la collaborazione con altri Paesi. Peccato che tale commento, così come la sua appendice “non siamo contro l’Europa, ma contro questa Europa”, per il momento sia stato smentito sonoramente dalla storia (ciò certamente non implica che l’Unione Europea oggi come oggi vada bene, anzi). Lasciando da parte la crisi umana che stiamo vivendo in questi giorni, forse l’esempio che meglio sconfessa la possibilità di una collaborazione europea su base sovranista è la cosiddetta “crisi” dei migranti che l’Europa si trascina dietro dal 2014, a costo di tante vite umane.
Infatti al tempo della “redistribuzione dei migranti” fu lo stesso Orban a chiudere la porta in faccia all’Italia. Poiché, a suo dire, questa operazione avrebbe messo in pericolo l’esistenza stessa dei cittadini ungheresi.
Il progetto Europa, ahinoi, sarà destinato solo ad avanzare poiché c’é tanto e troppo da perdere, la Gran Bretagna, nonostante la sua economia florida se ne pentirà, presto o tardi. Il progetto Europa ha bisogno di molte modifiche e di sicuro di un cambio di mentalità. I sovranisti come la Meloni, Salvini, Orban, Baudet ecc… devono aprire la loro mente e guardare ad una grande nazione che eclissa le sue piccole realtà. Ci sono progetti che sono già in atto quali: Crisi climatica, pandemia, migrazioni, diseguaglianze economiche e sociali. Tutte questioni extra-nazionali alle quali Giorgia Meloni e i sovranisti non sapranno mai fornire una risposta decisa.