Probabilmente Robert Francis Kennedy sarebbe diventato il nuovo Presidente degli Stati Uniti se non avesse incontrato la morte a soli 42 anni in quel drammatico 5 giugno 1968, a Los Angeles, in California, durante le primarie del partito democratico per le elezioni presidenziali del 1968.
Robert Kennedy, fu una personalità dotata di grande intelligenza e acume politico laureandosi all’università di Harvard nel 1948 e conseguendo la specializzazione in Legge all’Universita della Virginia nel 1951.
Immediatamente diviene il braccio destro e il pilastro della campagna per le elezioni al Senato (1952) del fratello maggiore John. Si distinse subito per la sua grande preparazione e competenza professionale divenendo nel 1956 uno dei più importanti consulenti legali del senato che lavorarono per le udienze del “Comitato anti-rackets”.
Nel 1959 lasciò questo comitato per dirigere la campagna presidenziale del fratello e, poi, una volta eletto il fratello John, Robert diventò il consigliere più importante sulle questioni cubane dell’invasione della baia dei porci del 1961 e la crisi dei missili 18 mesi più tardi, cosi come sull’azione militare del Vietnam e la diffusione e l’allargamento del Movimento per i Diritti Civili.
Dopo l’omicidio del fratello lasciò il governo e venne eletto nel novembre del 1964 senatore, divenendo un grande sostenitore e difensore di Israele. Bisogna ricordare che Kennedy fu eletto Procuratore generale degli Stati Uniti dal gennaio del 1961 fino al 3 settembre 1964 e, quindi, rassegno’ le dimissioni per correre alle elezioni per il Senato.
Si insediò alla carica di senatore per lo Stato di New York il 3 gennaio 1965. Durante la corsa alle elezioni presidenziali del 1968 vi furono sommosse nelle maggiori città, nonostante i tentativi da parte del presidente Johnson di introdurre una legislazione anti-povertà e anti-discriminazione.
Nel contempo vi fu una forte opposizione contro le azioni militari americane in corso in Vietnam. Il 4 aprile avvenne l’assassinio di Martin Luther King e questo fatto provocò ulteriori rivolte negli Stati Uniti. Kennedy decise di correre per la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti per il Partito Democratico. Due settimane dopo, Johnson, demoralizzato, annunciò di rinunciare alla rielezione.
Dopo le primarie della California, Kennedy si piazzo’ al secondo posto con 393 delegati rispetto ai 561 di Humphrey e ai 258 di McCarthy. Il successo nella stato della California il martedì 4 giugno 1968 davano Kennedy al 46% e McCarthy al 42% e Kennedy annunciò la sua vittoria alle primarie presidenziali democratiche dello Stato.
Dopo la mezzanotte del 5 giugno incontrò i sostenitori della sua campagna nella sala da ballo “Ambasciata” dell’Hotel Ambassador, nel distretto Mid-Wilshire di Los Angeles. Così Kennedy fu ucciso con un revolver calibro 22 mentre attraversava la cucina di questo Hotel e morì il giorno dopo.
Sirhan Sirhan, un immigrato ventiquattrenne di origine giordano-palestinese, fu ritenuto l’unico responsabile dell’omicidio anche se molto ombre e dubbi permangono sull’effettiva dinamica dell’assassinio come peraltro avvenne per il fratello John.
Tutto si origino’ dal fatto che furono distrutti migliaia di foto e reperti così come la registrazione audio di un reporter polacco analizzata successivamente con tecnologie forensi più moderne che avrebbero rivelato il reale numero di colpi sparati nell’agguato che pare furono ben tredici e non otto.
Quest’ultimi furono il numero di colpi contenuti nel revolver di Sirhan e poi si alimentarono dubbi di altro genere, come la presenza di un foro nell’orecchio del senatore che proverebbe inequivocabilmente un colpo di arma da fuoco sparato anche da dietro.
Appare comunque probabile che se Bob Kennedy fosse stato eletto, avrebbe portato avanti con un decisione legislazione antirazziale, di parità dei diritti umani, ma, soprattutto, avrebbe limitato o addirittura posto fine all’intervento militare americano nel Vietnam.
Facile immaginare la contrarietà a questa scelta dell’apparato militare e dell’industria pesante che dopo la seconda guerra mondiale è stato un convitato di pietra del potere in Usa. Il sogno americano della nuova frontiera terminò la lunga corsa trasformandosi in un incubo.