Di Nico Dente Gattola
In questi giorni, il Presidente del Consiglio Conte è stato ascoltato a Palazzo Chigi, come persona informata sui fatti dalla PM della Procura di Bergamo Maria Cristina Rota che ha aperto un fascicolo al fine di accertare eventuali ipotesi di reato nella gestione dell’emergenza sanitaria nel bergamasco.
L’evento potrebbe ad una prima lettura sembrare del tutto insignificante, un incontro di mera cortesia, ma non è affatto così, il premier arrivato del tutto casualmente a Palazzo Chigi, potrebbe infatti trovarsi improvvisamente nella scomoda posizione come indagato dalla Procura di Bergamo.
Quali le conseguenze? Non è facile prevederlo, di sicuro la sua carriera politica e la sua immagine subirebbero un arresto con conseguenze anche per la tenuta dell’esecutivo, poiché qualche azionista del suo governo potrebbe avere la tentazioni di sostituirlo, ponendo fine all’anomalia di un premier che senza un partito, senza essere mai stato eletto, siede ormai da due anni a Palazzo Chigi.
Si può obiettare però che anche altri Presidenti del Consiglio, si sono trovati a governare inseguiti da problemi giudiziari, Berlusconi è l’esempio lampante, ma la situazione è cambiata notevolmente dai tempi dell’ex Cavaliere; nel paese vige un senso di giustizialismo sempre più forte, poco importa che poi ad un avviso di garanzia segue un assoluzione.
Oltretutto Conte non ha alle spalle un partito essendo in partenza un tecnico indicato dal movimento 5 stelle e sinceramente non sembra attrezzato a reggere il peso di un inchiesta giudiziaria che ad oggi non è dato sapere che sbocchi avrà, ne può reggere per mesi ad un logoramento del genere.
Con ogni probabilità, anche per evitare l’agonia che in breve riguarderebbe l’intero esecutivo, le dimissioni sarebbero nel medio termine una conseguenza naturale, pena la fine della stessa legislatura. Insomma l’imprevisto che qualcuno sognava per porre fine a quest’esperienza di governo e che si poteva, ipotizzare sotto forma di incidente parlamentare, sia pur in altre forme è bello che servito, in un quadro che vede il nostro paese nel periodo post prima fase covid in preda al caos più totale dal punto di vista politico.
Dove non sono riusciti attacchi politici, crisi di governo e crisi economica, potrebbe riuscire un semplice avviso di garanzia, paradossale ma siamo in un momento in cui le istituzioni del nostro paese sono molto deboli dopo quasi 30 anni di logoramento esterno del sistema politico.
Conte, in questi due anni si è dimostrato a dispetto di tutte le previsioni una vecchia volpe della politica, ma come ebbe a dire il grande Bettino Craxi su Andreotti, prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria, che sia giunta l’ora per il buon Conte? Chi sa … di sicuro nel giro di poco tempo il suo futuro politico può cambiare.