Una votazione ai limiti del grottesco ieri in senato. Il voto di fiducia sul dl elezioni è stato annullato. I gruppi di maggioranza e opposizione hanno già allertato i loro senatori; già perché, in un sistema politico fatto solo di simboli, il Deputato conta ben poco.
Tutti in riga, e si passa al setaccio alla ricerca del traditore. Però prima di gridare allo scandalo, c’é il mea Culpa della Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che ha detto: “Sono profondamente amareggiata di quanto accaduto, non c’ero io ma mi assumo le mie responsabilità. C’è stato un errore non imputabile a nessuno. Ho appreso ieri sera alle 20,45 che c’era stato questo problema. Mi si può dire tutto ma che si imputi alla Presidenza un errore informatico mi pare eccessivo. Chiedo scusa ma non posso rimproverarmi nulla. Poi se mancava una maggioranza non è attribuibile alla Presidenza”.
Una classe dirigente che pensa solo ai propri interessi e perde tanto e troppo tempo in questioni inutili. Purtroppo, hanno evidenziato solo una cosa, non meritano di guidare una Nazione così bella con un popolo così multiforme.
Classe politica fatta di clientes e capibranco. La diversità di idee e di correnti, da sempre alla base della democrazia parlamentare, vengono sempre meno ultimamente; il voto è dato dai pochi che vengono rappresentati dai tanti.
I capi decidono, e i rappresentanti dei capi, che dovrebbero rappresentare noi, finiscono per rappresentare un unico ideale e un unico pensiero all’interno di un partito. Le diversità di opinioni e di scelta, sono lussi che un parlamentare non può più concedersi al giorno d’oggi, altrimenti è fuori dai giochi.
E grazie a questo sistema, la nostra classe dirigente, col tempo, è diventata sempre più superficiale e incompetente, incentivata dal sistema rappresentante per rappresentanza, ha potuto atrofizzare il proprio cervello, annullando ogni libero arbitrio nei confronti del partito; oramai nessuno conta più nulla, ed è sempre più un rapporto tra pecore e pastore. Ci sono solo simboli, dietro ai quali si nascondono interessi e pressapochismo e, grazie a questo, la nostra classe dirigente nel tempo è diventata sempre più scadente.
Questo fattore ha scatenato la crisi politica odierna. Una democrazia parlamentare che si trasforma in oligarchia potrà vedere solo un triste epilogo nello scenario, il governo dei pochi diventa il governo del singolo.