Interviene duro Calenda, leader di Azione, quando a “Mezz’ora in più, il programma di Rai 3 condotto da Lucia Annunziata, con parole decise, si scaglia contro la leader di Fratelli d’Italia: “Giorgia Meloni ripete in tv quello che sente al bar. Gli elettori la votano perché dicono di parlare come lei. Ma lei non deve fare l’eco ma dare soluzioni ai problemi”. E così, come uno sprezzante Colombo, ha fatto una scoperta che conoscevano in molti. Un tema ricorrente tra i politici odierni parlare di problemi e non proporre soluzioni. Ovvio, le soluzioni sono più difficili da trovare e non sempre creano consenso.
Ma Giorgia Meloni, sentendo bruciare la sua coda di paglia non può che rispondere, e come al solito utilizza il suo unico modo di offesa “È tipico della loro arroganza questo disprezzo per la gente comune, per il popolo. Ci hanno detto che alle nostre manifestazioni venivano solo parrucchieri e che eravamo ridicoli perché stavamo nelle periferie”. Quel loro, come se potesse etichettare l’essere umano in soli due gruppi: Il comunista brutto, sporco e cattivo e il “fascistoide” bello, pulito, buono ed elegante. Solo questo suo atteggiamento, fa capire quanto sia superficiale il suo modo di ragionare. Con i suoi ideali da bar sport, e la sua classe innata da gestore di banco pesca, butta veleno su tutto e tutti dicendo peste e corna.
Ma lo scontro non si è di certo fermato qui. Su Facebook Calenda è tornato a risponderle: “No Giorgia Meloni io non denigro il popolo, ma chi prende in giro il popolo. I politici sono pagati per offrire soluzioni alle preoccupazioni dei cittadini, non per ripeterle nei talk show”.
Uno scontro acceso, senza esclusione di colpi, un siparietto, degno dei tanti teatrini prodotti, dalla casa cinematografica più spettacolare al mondo: “La Politica italiana”.