Roberto Fico assicura che a breve ci dovrebbero essere risultati molto importanti sulla strage di Ustica, che è una dei fatti più gravi che sono avvenuti nel nostro Paese. “Dopo 40 anni non c’è ragion di Stato che tenga-afferma Fico – Vogliamo sapere tutto quello che c’è da sapere, per restituire dignità alle vittime. Da parte mia vi assicuro l’impegno massimo e incessante finchè non avremo ottenuto tutti i risultati e credo che ce ne saranno di molto buoni da qui a breve”.
Sono dichiarazioni importanti e significative espresse dal presidente della Camera Roberto Fico, che è intervenuto a Bologna alla commemorazione per il 40esimo anniversario della strage di Ustica. Fico ha detto che occorre maggiore impegno in due direzioni: “Alle rogatorie internazionali chiediamo risposte non formali ma sostanziali. E per questo voglio un lavoro diplomatico forte e incessante che va in America e in Francia a chiedere chiarimenti. Dall’altro lato a pezzi dello Stato che hanno depistato chiedo se non sia arrivato il momento di dire tutta la verità, anche all’interno dei nostri servizi militari dell’epoca”.
Fico ha infatti sottolineato che “Ustica è una ferita immensa, deve essere una questione di Stato e tutto lo Stato deve sentire forte il senso profondo di questa ferita. Siamo una Repubblica forte, ma su queste vicende dobbiamo fare tutti molto di più. Uno dei motivi per cui mi sono avvicinato alla politica era perchè non volevo che una parte dello Stato insabbiasse, depistasse, fosse contro i cittadini che chiedevano verità e giustizia. È uno Stato che non mi rappresenta, che ho cercato di combattere, e oggi, che sono ai vertici dello Stato, ho sentito coerente con la mia storia dare nuovo impulso alla desecretazione. In questi due anni ho chiesto moltissime procedure di interpello, fortunatamente con tante risposte positive e finalmente siamo riusciti a creare un portale unico con tutti i documenti desecretati. La Camera e io andremo avanti: lo abbiamo fatto all’unanimità in ufficio di Presidenza e vi assicuro che anche il Senato farà a breve passi in avanti e anche il governo con cui ho avuto due giorni fa un’interlocuzione procederà, si è impegnato a farlo”. Del resto “non posso accettare che ci fosse in atto nei cieli una vera e propria guerra di cui non eravamo a conoscenza. Ci fu detto addirittura che il Dc9 cadde per un cedimento strutturale, e senza l’impegno dei familiari delle vittime e del giornalismo, che ringrazio, oggi avremmo un’altra storia”.
In conclusione , ha riaffermato che “se non risolviamo i problemi con le verità mancate e i depistaggi, non saremo mai un’Italia che potrà guardare veramente al suo futuro. La Repubblica è forte e grande, credo pienamente nella Repubblica, ma se no risolviamo queste vicende non riusciremo ad andare avanti davvero, perchè il futuro lo costruisci solo conoscendo il passato”.
Adesso è ora di dire basta alle commemorazioni retoriche che non servono più. Bisogna avere il coraggio di andare in contro alla verità facendo uscire le responsabilità degli stati alleati e le nostre come Paese per conoscere definitivamente chi ha lanciato i missili il 27 giugno 1980 rendendo onore alle vittime innocenti che sono:
Cinzia Andres, 24 anni; Luigi Andres, 32; Francesco Baiamonte, 55; Paola Bonati, 16; Alberto Bonfietti, 37; Alberto Bosco, 41; Maria Vincenza Calderone, 58; Giuseppe Cammarata, 19; Arnaldo Campanini, 45; Antonio Casdia, 32, Antonella Cappellini, 57, Giovanni Cerami, 34; Maria Grazia Croce, 40; Francesca D’Alfonso, 7; Salvatore D’Alfonso, 39; Sebastiano D’Alfonso, 4; Michele Davì, 45; Giuseppe Calogero De Cicco, 28; Rosa De Dominicis, 21 anni, allieva assistente di volo dell’aereo; Elvira De Lisi, 37, Francesco Di Natale, 2; Antonella Diodato, 7, Giuseppe Diodato, 1, Vincenzo Diodato, 10; Giacomo Filippi, 47, Enzo Fontana, 32 anni, copilota; Vito Fontana, 25, Carmela Fullone, 17, Rosario Fullone, 49, Vito Gallo, 25, Domenico Gatti, 44 anni, comandante pilota dell’aereo; Guelfo Gherardi, 59, Antonino Greco, 23, Berta Gruber, 55, Andrea Guarano, 37, Vincenzo Guardì, 26, Giacomo Guerino, 19, Graziella Guerra, 27, Rita Guzzo, 30, Giuseppe Lachina, 58, Gaetano La Rocca, 39, Paolo Licata, 71, Maria Rosaria Liotta, 24, Francesca Lupo, 17, Giovanna Lupo, 32,Giuseppe Manitta, 54, Claudio Marchese, 23, Daniela Marfisi, 10, Tiziana Marfisi, 5, Rita Giovanna Mazzel, 37, Erta Dora Enrica Mazzel, 48, Maria Assunta Mignani, 30, Annino Molteni, 59, Paolo Morici, assistente di volo, 39; Guglielmo Norrito, 37, Lorenzo Ongari, 23, Paola Papi, 39, Alessandra Parisi, 5; Carlo Parrinello, 43, Francesca Parrinello, 49, Anna Paola Pelliccioni, 44, Antonella Pinocchio, 23, Giovanni Pinocchio, 13, Gaetano Prestileo, 36, Andrea Reina, 34, Giulia Reina 51, Costanzo Ronchini, 34, Marianna Siracusa, 61, Maria Elena Speciale, 55, Giuliana Superchi, 11, Pierantonio Torres, 32, Giulia Maria Concetta Tripiciano, 45, Pierpaolo Ugolini, 33, Daniela Valentini, 29, Giuseppe Valenza, 33, Massimo Venturi, 31, Marco Volanti, 26; Maria Volpe, 48, Alessandro Zanetti, 18; Emanuele Zanetti, 39, Nicola Zanetti, 6.