Un tribunale degli Stati Uniti ha ordinato l’arresto di un controverso oleodotto che corre a circa 1.800 km dal campo di scisto di Bakken nel Nord Dakota, attraverso lo Iowa, fino a un punto di spedizione in Illinois.
Con una capacità di oltre mezzo milione di barili al giorno, il gasdotto Dakota Access passa sotto il fiume Missouri ed è stato oggetto di intense proteste da parte degli ambientalisti e della tribù di Sioux Falls di Standing Rock a causa dei timori dell’inquinamento.
Nel dicembre 2016 l’amministrazione uscente di Obama ha negato i permessi per l’oleodotto e ha ordinato una revisione ambientale completa. Poco dopo, nella sua prima settimana in carica, Donald Trump ribaltò la decisione e firmò un ordine esecutivo per accelerare la costruzione. Nel giugno 2017, il petrolio ha iniziato a fluire.
Ma ora un giudice federale ha ordinato l’arresto fino a quando non viene effettuata una revisione ambientale più ampia. Questo è un duro colpo per gli sforzi dell’amministrazione Trump per espandere lo sviluppo di petrolio e gas, e mette anche in evidenza la domanda complessiva di combustibili fossili.
Quasi contemporaneamente, gli sviluppatori del previsto gasdotto della costa atlantica hanno staccato il progetto da $ 8 miliardi dopo anni di ritardi e costi di mongolfiera. L’obiettivo era che questo condotto trasportasse gas naturale per circa 1.000 km, passando sotto l’Appalachian Trail, ma alla fine è stato sventato dalla prevista bassa domanda nei prossimi anni.
Nel frattempo, Shell, una delle più grandi compagnie petrolifere del mondo, ha detto agli investitori che le attività petrolifere sono precipitate; il valore potrebbe essere ridotto fino a $ 22 miliardi.
E anche il carbone, il combustibile fossile più sporco di tutti, è stato esposto. Per la prima volta in assoluto quest’anno, negli Stati Uniti è stata consumata più energia da fonti rinnovabili come il vento e il sole che dal carbone. Solo un decennio fa quasi la metà dell’elettricità statunitense proveniva dal carbone.
La necessità di passare alle energie rinnovabili è urgente. In qualsiasi momento gli impatti di un clima caldo sono evidenti, con condizioni meteorologiche insolite che spingono agli estremi.
In questo momento stiamo assistendo a temperature record nella Siberia artica, alimentando alcuni dei peggiori incendi che la regione abbia mai conosciuto.

Nel frattempo, a milioni è stato consigliato di evacuare le loro case in tutto il Giappone a causa delle piogge record.
Il mondo non è nostro, ma siamo noi ad appartenere ad esso e, in quanto ospiti, si deve avere l’onore e il privilegio di rispettarlo.