L’ex ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, infuria la sua battaglia politica. In molti lo conosciamo per le sue stranezze o per qualche castroneria detta in salotti non molto ospitali, e questa volta, a finire nel suo mirino sono Meloni e Salvini che lui definisce “Re” e “Regina” delle “cazzate e fake news”.
Il linguaggio colorito dell’ex ministro, sicuramente, può essere rivisto e corretto, però è lampante che, avere a che fare con chi dice solo bugie, senza avere il minimo scrupolo di coscienza, è una cosa che manda ai matti. E’ una battaglia che rende l’ex ministro inquieto e volgare, ma oramai, purtroppo, è questo lo scenario a cui siamo esposti, una politica fatta di insulti, furberie e, come dice Toninelli, colma di “cazzate”.
Il buon senso è una cosa che l’elettore medio ha perso da tempo, ognuno mette nel proprio programma elettorale una serie di bugie che non potrà mantenere, ecco perché ogni partito che viene eletto perde automaticamente i propri consensi, come il PD di Renzi e lo stesso M5S. Nessuno di loro può affrontare tutte le false promesse fatte in campagna elettorale, pur avendo sotto il mantello una bacchetta magica, sarebbe comunque ardua l’impresa.
Oramai assistiamo ad una politica fatta di gare “a chi la spara più grossa”, e ogni volta che bisogna fare i conti con la realtà si assiste ad una debacle per ogni partito che va al potere. Ma la colpa purtroppo è di noi elettori, siamo spaesati e persi , proprio come dei bambini, ingenui e bramosi di essere viziati in tutto e, seguendo le nostre viscere, finiamo per cadere come allocchi nella spirale di bugie e menzogne che ci propinano i furbetti di turno. Questa politica, ahinoi, ha tagliato fuori la gente onesta che, con virtù e morale, ci dice le cose come stanno e, a conti fatti, non ingolosisce come la politica fatta di false promesse e di vuote ciarle che mette in atto una concorrenza spietata e senza scrupoli che finisce per diventare una gara di “cazzate”, e ogni tanto vi è qualcuno, come il buon Toninelli, che ci aiuta a ricordarlo.