E così, anche Flavio Briatore piange, dopo la richiesta del governo che chiede l’interruzione degli assembramenti nei locali notturni per ballare e la vista del suo Billionaire chiuso fino a data da destinarsi, il mitico Briatore è esploso: “Questo è un provvedimento acchiappa voti, perché le discoteche non sono chiuse, loro non hanno il coraggio per chiuderle: le hanno lasciate aperte impedendo però di andarci a ballare che poi è un po’ come tenere aperti i ristoranti impedendo alla gente di andarci a mangiare”.
Ne è certo Flavio Briatore che in un’intervista all’Adnkronos fa il punto della situazione, dopo i recenti provvedimenti del governo Conte.
Peccato che la sua sciocca battuta non abbia un nesso logico poiché, proprio ad una festa, in una nota discoteca di Porto Rotondo in Sardegna (dell’8 agosto), una vacanza si è trasformata in un incubo per una comitiva di romani, 8 persone sono risultate contagiate, almeno per il momento. Il problema è anche contattare tutti gli individui presenti alla festa e metterli in allerta. Bisogna evitare a tutti i costi il contatto di individui sconosciuti non supportati dall’utilizzo di mascherine. Questa è l’unica soluzione per arginare il problema per far si che non si ripresenti una situazione di contagio a macchia d’olio, realtà che potrebbe riservare il definito colpo da K.O. per la nostra fragile nazione.
Ma Briatore aggiunge: “Volevano trovare un capro espiatorio simbolico- e l’hanno trovato nelle discoteche. Come la vedono loro, sembra che questo virus agisca solo di notte e non di giorno, potrebbero ribattezzarlo il virus del panettiere: che si alza la notte per lavorare e dorme di giorno. Questi qui sono degli incapaci: anche quando hanno riaperto dopo il lockdown avevano ideato delle misure che di fatto impedivano ai ristoranti di lavorare come il plexiglass o i tre metri tra i tavoli. Hanno fatto così con un po’ tutte le attività, anche quelle industriali e ora stanno facendo lo stesso con le discoteche”.
Per Briatore una soluzione sarebbe potuta essere quella di far entrare meno gente, “una discoteca con la capienza di mille persone la portavi a quattrocento e fare i tamponi e i test sierologici ai dipendenti come abbiamo fatto noi al Billionaire, perché tanto i giovani, non è che rimangono a casa se gli chiudi i locali”.
“La ripresa come la vedo? Non ci sarà: quelli al governo continueranno a promettere cose finché questo Paese non andrà in bancarotta”. “A questo punto – aggiunge- speriamo arrivi una Troika e ci levi di mezzo questo governo perché sicuramente andrà solo peggio. Questi qui poi, non prendono mai una posizione vera. Le discoteche o le chiudi o le lasci aperte, invece usano queste formule paracule che non hanno senso perché è come se ti dicessero ‘tu puoi andare al ristorante ma non puoi mangiare'”. Per Briatore “la gente ormai si è resa conto che al governo ci sono persone che è la prima volta che lavorano in vita loro, ministri incapaci”.
“Le regole sono normali- aggiunge- negli altri posti problemi non ne abbiamo, il punto è che solo in Italia decidono queste restrizioni dal giorno alla notte. Anche a Monaco le discoteche sono chiuse, si è trattato però di una regola chiara fatta fin dall’inizio ed è finita lì”. Per Briatore “qui invece non si rendono conto di come si prendono le decisioni. Ad esempio la gente che abbiamo assunto per la stagione che fine farà? Quei ragazzi lì dove li mettiamo? La marcia indietro a metà stagione è chiaramente un problema”.
Ci sono problemi ben peggiori delle discoteche chiuse, l’aumento dei contagi, medici e virologi che condannano le precauzioni, politici inetti che si sono già dimenticati il frustrante lockdown sono un’etichetta della realtà.
Pare che alcuni di noi si sentano a proprio agio con il virus in circolazione, addirittura, sperare nella banca rotta dello Stato per una vendetta personale nei confronti del Governo ci dà l’idea di quanto Flavio Briatore tenga realmente al proprio Stato. Al posto di essere grato del fatto che la società abbia fatto del suo essere mediocre uno Status Symbol si comporta in modo irrispetoso nei confronti del proprio paese evadendo e parlando a vanvera, come direbbe Crozza per: “Bla, Bla, Bla!”
Non ci sono molte certezza della nostra situazione politica odierna ma una di queste è sicuramente sapere che la nostra classe dirigente può sicuramente fare a meno dell’ennesimo ciarlatano opportunista e demagogico alla stregua del Briatore di turno.