Ancora una volta il nostro territorio rischia di perdere un ulteriore pezzo della nostra filiera produttiva alimentare. La crisi della Ferrarini, nota industria alimentare con sede a Reggio Emilia ma con uno stabilimento situato anche in provincia di Parma, non deve trasformarsi in un regalo a qualche gruppo estero.
Pur apprezzando l’interessamento del Governo alla difficile situazione della ditta e dei lavoratori, è doveroso pretendere che una risposta che preveda l’intervento della politica venga attuata in collaborazione con attori del mondo privato italiano.
Salvaguardare la produzione del nostro territorio è uno degli obbiettivi primari per salvare la Ferrarini e tutelarne i lavoratori. Come socialisti è nostro dovere e interesse continuare a monitorare la situazione in attesa di una vera e propria soluzione per i lavoratori e le loro famiglie.
Il lavoro è sacro e deve essere tutelato. Detto questo, siamo a conoscenza del gran miglioramento dell’azienda dall’inizio della crisi soprattutto per quanto riguarda il regolare versamento degli stipendi e proprio per il grande impegno e sacrificio di tutte le parti ci aspettiamo che ogni tentativo di salvataggio vada a buon fine sia per i lavoratori sia per i prodotti del territorio.
(Cristiano Manuele Segretario PSI Federazione di Parma e provincia)